Sottoponendo il legno a temperature molto elevate (170°C - 230°C ) evitando la combustione, se ne varia la struttura chimica, ottenendo il risultato di alterarne il colore, di aumentarne la stabilità dimensionale, preservandolo dagli attacchi di funghi e agenti esogeni.
Pertanto legni teneri come le conifere (es. pino, abete) e latifoglie tenere (es. pioppo, betulla) possono assumere colorazioni molto scure e, soprattutto, possono vedere incrementate le loro caratteristiche di durabilità in modo tale da poter essere assimilati a legni da sempre considerati, sotto questo punto di vista di maggior pregio quali tek, acacia e roko, i quali, comunque sottoposti allo stesso trattamento, possono essere essi stessi scuriti e migliorati nelle loro caratteristiche intrinseche.
La nostra azienda in collaborazione con il C.N.R. IVALSA Istituto italiano di ricerca dul legno e derivati di S.Michele all’Adige (TN Italia) ha elaborato un trattamento combinato di alta temperatura e vuoto senza aggiunta di alcun additivo e/o gas e/o vapore capace di raggiungere livelli qualitativi di assoluta eccellenza, grazie alla possibilità di poter modulare durante il trattamento non soltanto la temperatura, ma anche la pressione.