Artigiani del legno, come preparare il legname per la costruzione di mobili?
La lavorazione del legno è una pratica antica, che con il passare degli anni non ha perso il suo fascino e che oggi, esattamente come in passato, richiede esperienza, passione e dedizione. Materiale versatile, durevole e naturale, il legno conquista per la sua capacità di creare ambientazione esclusive in cui aleggiano atmosfere calde e accoglienti. Queste sue capacità derivano dal fatto che è una materia viva, e come tale deve essere "preparata".
Sarebbe impensabile prendere delle tavole di legno appena tagliate e utilizzarle per la costruzione di mobili, perché quel legname che tanto affascina per le sue venature naturali che gli donano un effetto visivo straordinario contiene al suo interno una quantità d'acqua che, se non eliminata, porterebbe a rigonfiamenti e spaccature entro breve periodo. Oltre a svIiuppare difetti estetici poi, l'impiego di legno non sottoposto ad asciugatura porterebbe inevitabilmente alla formazione di funghi degradando biologicamente.
Lo sanno bene gli artigiani del legno, che per le loro creazioni più esclusive scelgono solo legname adeguatamente trattato attraverso processi di essiccazione eseguiti a perfetta regola d'arte.
Come essiccare il legno?
Per correggere la caratteristica igroscopica del legno è possibile ricorrere a due diversi procedimenti: naturale o artificiale.
Nel primo caso le tavole di legno vengono accatastate all'aria, in ambiente asciutto e ventilato. Eliminando l'acqua si ottengono tavole di legno che potranno essere utilizzate per la costruzione di mobili, ma in quanto tempo? Per raggiungere una situazione di equilibrio igrometrico ideale possono essere necessari anni. Il legno essiccato all'aria, per raggiungere livelli di umidità inferiori al 20%, impiega in media un anno per ogni centimetro di spessore.
Il processo di essiccazione artificiale permette di ottenere gli stessi risultati, in tempi decisamente inferiori. Ma i vantaggi di questo procedimento non si esauriscono certo con la possibilità di anticipare notevolmente le tempistiche di lavorazione. Pensiamo a cosa accadrebbe se, durante l'essiccazione all'aria, alcune tavole venissero intaccate da funghi. Qualora a un controllo superficiale non venissero individuate, queste potrebbero contaminare l'intera catasta.
Essiccazione del legno e livelli di umidità ottimale
Quanta umidità è possibile abbattere con il processo di essiccazione? Per prevenire problemi di degrado biologico è necessario raggiungere livelli di umidità del legno inferiori al 20%. Quando parliamo di legname destinato alla realizzazione di mobili la percentuale si abbassa ulteriormente e diventa importante riuscire a raggiungere circa il 10%.
Una essiccazione naturale eseguita a perfetta regola d'arte permette di raggiungere al massimo tavole e travi di legno con percentuali di umidità pari al 12%, mentre l'essiccazione effettuata all'interno di un forno apposito consente di regolare il processo e ottenere così legname con la percentuale di umidità desiderata. Solo in questo modo quindi gli artigiani del legno potranno garantirsi materiali in grado di assicurare ai loro manufatti durata e inalterabilità nel tempo. Potrà trattarsi di mobili in noce, in betulla, in ciliegio, pino, faggio o qualsiasi altro legname: sicuramente gli arredi si presenteranno in nuance più o meno scure e con venature più o meno marcate, a seconda della varietà scelta, ma se le tavole saranno state sottoposte a un'essiccazione eseguita a perfetta regola d'arte il risultato sarà sempre di elevato effetto visivo e il mobile mostrerà tutta la sua raffinata eleganza per lunghissimo tempo.